La serenità del bambino dipende dalle relazioni importanti della sua vita, in primis la famiglia.
I figli sentono molto intensamente le emozioni proprie e dei genitori, ma non sempre riescono a riconoscerle, ad esprimerle e a gestirle. Per cui può capitare che i bambini esprimano le emozioni spiacevoli attraverso il corpo con somatizzazioni (mal di testa, mal di pancia, enuresi...) oppure attraverso il comportamento (agitazione motoria, scarsa attenzione, aggressività, timidezza…). Eventi che agli occhi degli adulti hanno poca importanza (un litigio con altri bambini, un cambio di maestra, la nascita di un fratellino…) possono suscitare emozioni spiacevoli e dolorose nei piccoli.
Le emozioni hanno un’influenza rilevante anche sulle relazioni con gli altri bambini e sull’efficacia di molte prestazioni scolastiche future: apprendimento, memoria, attenzione e capacità di riflessione.
La gestione delle emozioni è quindi molto importante in famiglia e a scuola.
Talvolta il bambino ripropone a scuola le problematiche affettive che vive in famiglia.
Spesso i genitori si interrogano sui comportamenti e i sentimenti dei figli e non sempre riescono a trovare una risposta, lo psicologo si propone di offrire gli strumenti per comprendere e far stare bene i piccoli e i grandi.