Riapre la scuola...una scadenza attesa con trepidazione e un filo di ansia: finita la vacanza, ricominciano gli impegni.
Qualcuno non voleva rassegnarsi a fare i compiti e i genitori stremati finivano per farglieli, qualcun'altro non voleva andare a scuola perchè preferiva giocare come alla scuola dell'infanzia, per qualcun'altro ancora c'erano problemi con i compagni che lo prendevano in giro...
Le incognite sono tante, ma quel che conta è lo spirito con cui affrontiamo la scuola. L'atteggiamento dei bambini è fortemente influenzato da quello dei genitori: se gliela si presenta come un dovere o una incombenza sarà difficile che ci vadano volentieri! Se invece ci si pone di fronte all'anno che aspetta con entusiasmo anche i bambini affronteranno con più fiducia.
Qual è allora il segreto per garantire a chi torna in aula un anno sereno e proficuo? Ricominciare da zero!
Facendo tesoro dell'esperienza passata si può cambiare metodo di studio, introdurre regole differenti e se anche si ripresentassero le stesse difficoltà si può provare a mettere in campo atteggiamenti diversi.
E per chi fa il suo primo ingresso in prima elementare o passa alle scuole medie? Il trucco è porre solide basi, facendo leva sul loro desiderio di imparare e di conoscere più che sul senso del dovere.
REGOLE PER I GENITORI:
· mostrare entusiasmo e contenere l'ansia
· dare fiducia al proprio figlio: da un anno all'altro può sorprendere
· aiutarlo a diventare più autonomo
· pianificare il divertimento: non c'è solo la scuola!
· stimolare la sua curiosità e il desiderio di imparare
· collaborare con gli insegnanti
· confrontarsi con gli altri genitori
UN NUOVO TRAGUARDO!
Quest'anno si cambia obiettivo: non più fargli prendere buoni voti, ma incoraggiarlo a studiare da solo e più volentieri.
Il primo impatto con un'esperienza nuova è spesso determinante: se i bambini prendono un buon avvio, tutto sarà più facile
Il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola sansisce per il bambino un vero e proprio salto di crescita. D'ora in poi gli verranno richieste delle performance, dovrà socializzare con compagni nuovi, rispettare nuove regole e riconoscere l'autorità di un'altra figura adulta.
E i primi compiti? Se la caverà in un ambiente dove non è più solo gioco? Sarà in grado di rimanere seduto per 4 ore? E la maestra saprà prenderlo per il verso giusto? Preoccupazioni legittime ma...inutili. Quel che accadrà non si può controllare, si possono però gettare le basi perchè il piccolo viva l'ingresso a scuola come un'avventura e non una minaccia.
Le REGOLE per essere svegli e attenti:
· LA SERA A LETTO NON PIU' TARDI DELLE NOVE
A ogni bambino servono almeno 8-10 ore di sonno: se non dorme abbastanza sarà distratto e irritabile.
· AL MATTINO NON SI ESCE SENZA FARE COLAZIONE
Il cervello ha bisogno di zucchero per carburare. Trovare una colazione che gli sia gradita, anche salata, se la preferisce.
· PRIMA I COMPITI POI I GIOCHI
Le due cose insieme lo confondono. Meglio differenziare ambiti e ambienti.
Spetta ai genitori fare da mediatori, sostenere la loro motivazione e favorire l'interesse verso ciò che i bambini devono imparare
Anche per gli alunni che hanno ormai superato la prima classe il rientro è un momento delicato: si tratta di passare dal divertimento e dall'anarchia estiva alle regole e alla disciplina. Per i più timidi, poi, ogni volta si tratta di rompere il ghiaccio.
Il sostegno di cui hanno bisogno i bambini dopo la prima elementare riguarda soprattutto la motivazione ad apprendere ma anche la capacità di organizzare autonomamente lo studio, seguendo un loro metodo. Ciò vale soprattutto per gli alunni di prima media. All'inizio potrebbero essere disorientati: aumenta il numero di insegnanti, ci sono i nuovi compagni, e in più dovranno passare da uno stadio a memoria a uno più concettuale. Con un pò di pazienza e di attenzione, però, i genitori possono aiutarli a ottimizzare le loro risorse e a diventare più autonomi e veloci.
TROVA
IL METODO DI STUDIO ADATTO
Quale dei cinque sensi il bambino usa preferibilmente?
E' UDITIVO SE: ama la musica, è capace di imitare, non gli sfugge un rumore.
I trucchi che lo aiutano: leggere a voce alta o ripetere la lezione o più volte le parole chiave lo aiuterà a memorizzare. Per fissare ciò che invece gli sfugge suggerirgli di trasformarlo in una canzoncina o in uno slogan, come quelli della pubblicità.
E' VISIVO SE: ama guardare i film, disegnare, ha una memoria fotografica.
I trucchi che lo aiutano: per lui sarà di aiuto fare gli schemi su un quaderno o scrivere dei piccoli riassunti. La storia e la scienza gli rimarranno impresse grazie alla visione di film o documentari.
Per molti ragazzi la difficoltà più grande è socializzare, pensando di non piacere ed essere rifiutati. Non vanno messi sotto pressione e aiutarli a prendere coscienza dei propri punti di forza è la chiave del successo.
Se l'anno
scorso ci sono stati dei problemi (ad esempio lentezza, poca socializzazione e brutti voti) è facile pensare che anche quest'anno ci siano dei problemi.
Attenzione alle aspettative negative: se si ritiene che ci saranno problemi, i problemi si presenteranno. E attenzione anche alle etichette che si possono, senza rendersene conto, attaccare loro addosso: se il bambino si sente bollato come asociale, lavativo, poco dotato, o problematico perderà ulteriormente interesse e motivazione e rischierà di diventare ancora più indolente o aggressivo.
Per prima cosa dunque si deve cercare di non partire prevenuti: non è detto che chi parte male, può solo peggiorare...in pochi mesi un bambino può fare cambiamenti insospettabili! E se si dovessero presentare gli stessi problemi, si cerca di intervenire subito per evitare che si trascinino.
INCORAGGIARLO COSI':
· Premiarlo per ogni risultato buono che otterrà, anche se, in fondo, si pensa che "è solo suo dovere"
· Incoraggiarlo ad essere più autonomo: da quest’anno, visto che è più grande può cominciare ad organizzare i compiti da solo, verificare il materiale che gli serve, controllare il diario. Fargli capire che si tratta di una “promozione” e non di una punizione.
· Fargli coltivare le sue passioni, sono una valvola di sfogo e il modo in cui esprime le sue doti e le sue potenzialità.
Non dare troppa importanza ai voti: la sua ansia di prestazione diminuirà.