Capire il problema

Il disagio scolastico, in realtà, ha varie cause, per cui, senza allarmarsi, è importante che parliate con vostro figlio per capire dove avverte maggiori difficoltà, in quali materie scolastiche e, se possibile, che le identifichiamo. Dovete cercare di non trasmettergli ansia perchè, come genitori, potete aiutarlo, avendo a disposizione numerosi strumenti.

 

Il vostro occhio può osservare con tranquillità e attenzione i suoi quaderni e cercare di individuare se vi sono erroi ortografici frequenti e costanti nel tempo (quali inversioni e sostituzioni di lettere: m/n; v/f; b/d; d/f), se il tratto grafico rispetta gli spazi, se il calcolo evidenzia numerosi errori (mancata automatizzazione di tabelline e di semplici calcoli mentali), se il bambino inverte l'ordine dei numeri (es. 32-23), se nella risoluzione dei problemi presenta difficoltà di comprensione del testo o non capisce le procedure.

L'orecchio può poi sentire se la lettura è scorretta (numerosi errori), se è eccessivamente lenta e se non progredisce nel tempo. Ascoltate se salta sillabe, se confonde alcuni suoni, se omette parti di vocaboli, e magari vi annotate queste osservazioni per riferirle alle insegnanti, al pediatra o ad uno specialista.

 

La memoria genitoriale può inoltre, ripercorrere le tappe evolutive della sua crescita e ricordare se ha avuto difficoltà nel linguaggio (eloquio tardivo, eventuali parole storpiate, vocabolario limitato a pochi termini), nella demabulazione o se, durante la scuola dell'infanzia, le insegnanti evidenziavano difficoltà motorie, o nell'eloquio o negli aspetti prassici e visuopercettivi (difficoltà nella ricerca e/o nel riconoscimento di elementi in immagini, nell'appaiamento di immagini, nell'individuazione di sequenze, nel riconoscimento o denominazione di forme). Di sicuro affiorano delle risposte.

 

Potete anche prestare attenzione ad aspetti legati a situazioni quotidiane attuali, verificando se fa ancora fatica ad allacciare le scarpe, ad orientarsi nello spazio, a memorizzare alcune informazioni in sequenza, se confonde i giorni della settimana o i mesi dell'anno, se non riconosce la mano destra dalla sinistra, se ha difficoltà a leggere l'orologio o ad esprimere verbalmente ciò che pensa in maniera logica e/o coerente.

 

Se riconoscete alcuni di questi aspetti come presenti nel vostro figlio può essere che lui abbia un disturbo specifico di apprendimento, in altre parole una difficoltà evolutiva che si manifesta proprio nell'apprendimento della lettura, della scrittura, del calcolo.

Niente panico! Questi disturbi non sono una malattia, non sono dovuti a deficit sensoriali o intellettivi, nè derivano da uno stile educativo sbagliato, però bisogna accettare che le cose stiano proprio così.